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BONUS SICUREZZA

Per l'anno 2023 la legge di bilancio ha approvato la proroga per il bonus fiscale, sarà quindi possibile usufruire delle detrazioni Irpef al 50% del Bonus Sicurezza. La Legge di Bilancio 2021 è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2020 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178, GU n. 322) e in vigore dal 1° gennaio 2021.

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Cosa è il Bonus Sicurezza?

Il Bonus Sicurezza è una detrazione fiscale fino al 50% dedicata alle spese sostenute per la messa in sicurezza della propria abitazione.

La definizione dell’Agenzia delle Entrate specifica: “I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono (omissis): quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza o con fornitori di servizi di monitoraggio”

 

Chi sono i destinatari del Bonus Sicurezza?

Tutti i soggetti che sono tenuti a pagare l’IRPEF, ossia l’imposta sui redditi, e che allo stesso tempo sostengono in prima persona i costi relativi agli interventi di messa in sicurezza dell’abitazioni.

Può aderire al Bonus Sicurezza:

  • il proprietario dell’immobile;

  • il familiare convivente nell’unione civile, more uxorio oppure i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;

  • il coniuge separato qualora sia assegnatario dell’immobile che è, invece, intestato all’altro coniuge;

  • il titolare del diritto di godimento. ​​

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Come usufruire delle detrazioni al 50%

Per usufruire del Bonus Sicurezza è necessario far installare l’impianto da un professionista del settore che dovrà rilasciare la documentazione che attesta l’intervento.

Inoltre, come per tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione, è necessario:

  • effettuare il pagamento della prestazione professionale esclusivamente attraverso Bonifico Parlante con la causale del versamento e il riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986),

  • numero, data ed importo delle fatture,

  • il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione,

  • e codice fiscale o numero di partita IVA dell’impresa che ha effettuato il lavoro.

​Il bonifico dovrà essere conservato, insieme alle fatture e alle ricevute delle spese effettuate, ed esibito in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Iva al 10%

I sistemi antintrusione e di videosorveglianza godono in parte dell’IVA agevolata al 10% che viene applicata solamente a una parte dei costi cioè quella relativa alla differenza tra il costo totale e le spese per il bene significativo. Per la parte eccedente di valore si applica l’Iva al 22%.

 

Esempio di calcolo IVA agevolata
Costo totale dell’intervento: 1.600 euro, di cui:

  • manodopera e installazione: 600 euro;

  • costo sistema antintrusione 1.000 euro.

Sul costo della manodopera viene applicata l’IVA al 10% mentre sul sistema antintrusione l’IVA agevolata al 10%, si applica solo sulla differenza tra il costo totale dell’intervento ed il costo del sistema, per cui 1.600 – 1.000 = 600. Sul valore residuo (400) si applica l’IVA al 22%.

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NOTA BENE: a differenza di altri bonus, come per esempio il bonus elettrodomestici, la detrazione fino al 50% del bonus sicurezza non è legata a interventi di ristrutturazione dell’abitazione.

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